I conigli sono animali affettuosi, intelligenti e adorabili, ma prendersi cura di loro richiede impegno e conoscenza. Che il tuo amico a quattro zampe viva in casa, al sicuro tra le mura domestiche, o all’aperto, dove può godere della natura, è fondamentale offrirgli un ambiente adatto e soddisfare le sue esigenze fisiche e comportamentali.
In questo articolo scoprirai come garantire il massimo benessere al coniglio, rispettando le sue peculiarità e creando per lui una vita serena e appagante grazie ai consigli e alle indicazioni che il Dott. Andrea Marata, medico veterinario di Animal Salus, Ambulatorio Veterinario specializzato in animali esotici e domestici di Monte San Giusto, condividerà con noi su come accudire un coniglio in casa o all’aperto.
Chi è e cosa mangia il coniglio?
Il coniglio (Oryctolagus cuniculus) è un mammifero che appartiene all’Ordine dei Lagomorfi, Famiglia dei Leporidi. Il nome deriva deriva dal latino oryctolagus, animale lagomorfo dalle lunghe orecchie e cuniculus, cioè buca sotterranea, con riferimento alle tane scavate dagli animali.
E’ un animale erbivoro stretto (VEGETARIANO) e deve avere una dieta composta da fieno (70-80%), vegetali a foglia (25%) (insalate, radicchi, sedano, cicoria, finocchi, carote), alimenti dunque ricchi di fibra e solo una minima parte di pellettato specifico per conigli (5%) con % di fibra non inferiore al 21%.
Non devono mai essere somministrati al coniglio mangimi con cereali o semi e derivati.
La vita media del coniglio è 9-10 anni, ma sono frequenti pazienti coniglio di 11-12 anni di età. Il coniglio più anziano da me registrato è stato di 14 anni.
Il coniglio appena acquistato deve essere portato in visita presso un veterinario specializzato in animali non convenzionali in quanto spesso sono presenti parassiti intestinali che possono causare morti improvvise in giovanissima età.
Come tenere il coniglio in casa?
Il coniglio è un animale sociale che in natura forma colonie, in genere una decina di soggetti o più, organizzate con gerarchie interne. E’ un animale che scava tane sotterranee e rosicchia.
Un coniglio non dovrebbe mai essere tenuto da solo in quanto deve interagire con altri individui, siano essi conigli (stesso sesso o meno comunque sterilizzati) o uomo, anche gatto, rarissimamente cane, in quanto essendo una specie preda ci sono grossi rischi se tenuto a contatto con animali predatori (se non abituati e ben educati).
Il coniglio è un animale crepuscolare in quanto la massima attività inizia al tramonto, per cui si attiva maggiormente quando il proprietario torna a casa la sera, quando il proprietario dorme, lui è vigilissimo.
Il coniglio deve disporre di spazi liberi dove potersi muovere, infatti il movimento facilita i processi digestivi e l’emissione delle feci: conigli che si muovono poco sono più soggetti a stasi gastro-intestinali e blocchi, nonché previene l’insorgenza di patologie podaliche.
Il coniglio non dovrebbe mai essere tenuto sempre in gabbia. Dovrebbe essere confinato in gabbia solo nelle ore in cui non può essere sorvegliato, ad esempio la notte. La gabbia dovrebbe rappresentare per il coniglio il rifugio/tana dove potersi rintanare se vuole riposare o mangiare, non la sua prigione.
La gabbia deve comunque avere delle caratteristiche adeguate al coniglio. Le dimensioni della gabbia dipendono dal tempo che il coniglio vi resta rinchiuso, può anche essere di dimensioni ridotte se passa molto tempo fuori, e dalla sua taglia.
Le dimensioni totali devono comunque consentire l’alloggiare di una cassetta per i bisogni e una piccola casetta che funga da tana, o quantomeno un giaciglio, altrimenti il coniglio andrà a dormire nella casetta per i bisogni.
Il substrato ideale per il fondo della gabbia deve essere morbido, pulito e asciutto. Si può porre sul fondo del materiale assorbente come carta, pellet di segatura o di carta riciclata e sopra di questo uno spesso strato di fieno che assicura ai piedi dell’animale il massimo benessere.
Il materiale del fondo deve essere rimosso e sostituito tutti i giorni.
Il coniglio prende possesso della gabbia e spesso reagisce ringhiando e avventandosi sulla mano del proprietario nel momento in cui mette le mani nella gabbia per le pulizie o per tirar fuori l’animale. Questo comportamento è normale poiché il coniglio difende il proprio territorio.
Consiglio: se si vuole pulire la gabbia meglio aspettare che lui esca da solo.
Ne deriva che, se possibile, è meglio tenere l’animale in una stanza “dedicata”. Tale stanza deve essere “a prova di coniglio” in quanto essendo un animale “scavatore” e “rosicchiatore” può produrre notevoli danni se lasciato incustodito.
4 utili consigli nella gestione della vita del coniglio all’interno delle nostre abitazioni:
- tenere sollevati i cavi elettrici in modo che non ci arrivi o coprirli con plexiglass;
- tenere chiuse le finestre e recintare con rete metallica balconi e scale per evitare cadute (eventualmente utili sono cancelletti per evitare l’accesso a zone “vietate”);
- fare attenzione a piante d’arredamento “tossiche” o altre sostanze tossiche quali detersivi, vernici, arbre magique, farmaci lasciati incustoditi o cose che può erroneamente ingerire;
- tenere chiuso il water per evitare che l’animale vedendo l’acqua ci cada dentro.
In genere il coniglio si abitua a fare l’urina nella lettiera (a volte più o meno facilmente), ma il divano ed il letto sono sempre posti “molto ambiti” per cui dobbiamo prendere provvedimenti anticipatamente, ad esempio coprendo il divano con teli incerati e mettendo cancelletti alla porta della camera da letto o semplicemente tenendola chiusa.
Il coniglio è un animale che gioca per cui dobbiamo favorire tale attività, stimolarlo continuamente per evitare che si annoi. È un animale che ama vivere in tane per cui basta prendere scatoloni di cartone, praticare un’apertura e magari collegarli con tubi da edilizia del diametro adeguato per simulare ambienti a lui familiari. Utili possono essere palle che possono rotolare, legnetti da rosicchiare, giochi che stimolino la sua innata curiosità e lo tengano occupato nelle ore in cui sta da solo.
Scatole di cartone con premietti dentro possono tenerlo occupato e favorire il “problem solving”, importante in medicina comportamentale.
Essendo un animale pulito non gradisce essere lavato, né profumato. Un aspetto importante per la sua pulizia è togliere il pelo in eccesso utilizzando spazzole dedicate per evitare che l’animale, durante i normali processi di autoleccamento (autogrooming) ingerisca molto pelo che potrebbe favorire stasi gastrointestinali.
I conigli tenuti in casa purtroppo spessissimo hanno mute continue in quanto vivono in condizioni di temperatura e illuminazione costante per molte più ore di quanto non succeda in natura per cui l’ipofisi stimola maggiormente la tiroide e le mute avvengono più frequentemente.
Il coniglio è un animale che meglio si adatta a condizioni di temperatura più bassa (temperatua ambientale ottimale 16-21°C), fino anche a 4°C, ma tollera male le temperature superiori ai 26°C, che poi, se correlate a condizioni di umidità ambientale alta, possono risultare in calore percepito maggiore, poiché non essendo in grado di sudare ha grossi problemi di termoregolazione.
Quest’ultima avviene principalmente tramite le orecchie che funzionano come delle pompe di calore: quando il coniglio è accaldato si irrorano maggiormente e disperdono il calore. Questa cosa può essere utile per prevenire l’insorgenza di colpi di calore nel periodo caldo. Ad esempio, durante i trasporti in macchina nella stagione estiva bisogna bagnare con acqua fredda le orecchie per facilitare la dispersione del calore accumulato dall’animale.

Il coniglio fuori casa.
Il coniglio può essere tenuto all’aperto ma bisogna prendere diverse precauzioni per evitare incidenti e fughe.
Ricordiamoci che è un animale preda per cui dobbiamo preferire zone con pochi rumori o presenza di persone, animali o macchine per evitare che si spaventi.
Il posto deve essere recintato, sia temporaneamente che permanentemente con rete metallica di altezza adeguata ad evitare fughe tramite salto, ma anche interrata per una trentina di centimetri e “piegata a L” sottoterra per evitare che evada tramite buche scavate in prossimità della recinzione.
Il posto deve prevedere un riparo dal sole, pioggia e freddo (se vi permane tutto l’anno). Essendo un animale soggetto a colpi di calore l’importanza di una buona ombreggiatura/ventilazione è fondamentale.
Se decidiamo di tenere il coniglio all’esterno non dobbiamo portarlo dentro e fuori casa continuamente durante il periodo freddo perchè potrebbe essere soggetto a sblazi termici eccessivi ed essendo un respiratore nasale obbligato (respirano prevalentemente dalle narici), potrebbe sviluppare patologie respiratorie molto gravi e potenzialmente letali.
Infine stando all’esterno è fondamentale la vaccinazione (comunque fondamentale a prescindere!), per scongiurare le malattie virali (mixomatosi, malattia emorragica 1 e malattia emorragica 2) trasmesse da insetti vettori.
L’animale andrà inoltre sottoposto a trattamento antiparassitario mensile tramite fialette spot-on per la prevenzione degli ecto-parassiti presenti in ambiente esterno.

Prendersi cura di un coniglio è un’esperienza appagante che ripaga con momenti di grande affetto e complicità. Che viva in casa o all’aperto, il segreto è sempre lo stesso: conoscerlo a fondo, offrirgli cure adeguate e rispettare la sua natura. Con attenzione e amore, il tuo coniglio sarà non solo sano e felice, ma anche un compagno insostituibile per la tua vita quotidiana.
Se vuoi saperne di più su come accudire un coniglio o hai bisogno di consigli sugli animali esotici ti consigliamo di contattare il Dott. Andrea Marata, saprà darti le giuste informazioni e indicazioni sulla vita degli animali esotici e non convenzionali.