Perché anche un animale in buona salute merita attenzioni speciali

Chi vive con un gatto lo sa: nella maggior parte dei casi è un animale robusto, autonomo e sorprendentemente resistente. Molti gatti, per anni, non mostrano quasi mai segni evidenti di malessere e conducono una vita serena, fatta di routine e piccole abitudini.

Eppure, come ci ricordano molte ricerche veterinarie, anche un gatto “in forma” può migliorare ulteriormente il proprio benessere grazie ad alcune attenzioni semplici, regolari e davvero alla portata di tutti.

Non si tratta di pensare alla malattia, ma di prendersi cura della salute prima che qualcosa cambi.


🌿 1. I gatti stanno bene… ma possono stare ancora meglio

Uno dei più grandi studi europei sulla salute felina, condotto nel 2023 su migliaia di gatti delle cure primarie, conferma una cosa che i proprietari già sospettano:

La maggior parte dei gatti gode di buona salute.

Tuttavia, alcune piccole criticità — come problemi dentali, sovrappeso o parassiti — sono piuttosto diffuse e spesso quasi completamente prevenibili.

Per esempio:

  • malattia parodontale ~15%
  • sovrappeso/obesità ~11%
  • infestazioni da pulci o parassiti intestinali (in Italia: fino al 30–35% in alcune regioni)

Questi numeri non vogliono spaventare. Anzi: sottolineano quanto sia potente la prevenzione nel mantenere il gatto felice e in forma negli anni.


🦷 2. La bocca: un dettaglio che fa la differenza

Il gatto raramente mostra dolore in modo evidente. Ma problemi come gengivite o accumulo di tartaro possono influire sul suo benessere senza che ce ne accorgiamo.

Cosa fare?

  • Controllare ogni tanto denti e gengive.
  • Notare se l’alito diventa forte all’improvviso.
  • Chiedere al veterinario se è il caso di una pulizia periodica.

È una di quelle cose che migliorano molto la qualità della vita, ma che spesso passano inosservate.


⚖️ 3. Mantenere il peso giusto è un atto d’amore

Un leggero sovrappeso è molto comune, soprattutto nei gatti sterilizzati o che vivono in appartamento. Non è solo una questione estetica: il peso influisce su mobilità, articolazioni, energia e benessere complessivo.

Piccoli aiuti pratici:

  • Porzionare il cibo (non lasciare sempre piena la ciotola).
  • Usare giochi-dispenser o puzzle per rendere più divertente il pasto.
  • Inserire 5–10 minuti di gioco attivo al giorno (cordicelle, palline, inseguimenti).

🐾 4. Parassiti: un rischio invisibile, anche per i gatti “di casa”

Un grande studio italiano ha mostrato che anche i gatti che vivono solo in appartamento possono presentare infestazioni da pulci o parassiti intestinali.

Perché?

Perché i parassiti arrivano con noi, con scarpe, borse, terrazzi, altri animali.

La buona notizia: è un problema facilissimo da prevenire con:

  • antiparassitari regolari (secondo il territorio e il consiglio del veterinario);
  • piccoli controlli periodici del pelo, del prurito o della cute.

È una delle attenzioni più semplici che esistano, ma tra le più efficaci per garantire benessere quotidiano.


🧶 5. Una vita attiva: anche i gatti “pigri” ne traggono beneficio

Un gatto che si muove, gioca, salta e osserva il mondo è un gatto mentalmente e fisicamente più sano.

Bastano pochi accorgimenti:

  • un tiragraffi alto o una mensola-percorso;
  • piccoli giochi rotanti o a cordino;
  • scatole e nascondigli;
  • qualche minuto di interazione quotidiana.

L’arricchimento ambientale è una delle attenzioni meno costose e più gratificanti per il gatto.


🧓 6. Quando il gatto invecchia: delicatezza e osservazione

I gatti anziani mantengono una grande dignità e spesso si comportano come sempre, anche se il corpo cambia. Verso gli 8–10 anni può comparire qualche rigidità, più sonno, cambi di appetito.

Non serve preoccuparsi: serve osservare.

Piccole attenzioni utili:

  • ciotole rialzate;
  • lettiere più accessibili;
  • giochi più lenti e tranquilli;
  • controlli veterinari più frequenti (anche solo un controllo di routine).

Mostrano meno, ma sentono di più. E le attenzioni “dolci” funzionano.


❤️ 7. La prevenzione è una forma di affetto

In fondo, tutto si riassume così:

Un gatto che vive in un ambiente sereno, stimolante e controllato sta meglio.

E vive meglio.

Per questo, gli studiosi insistono non tanto sulla malattia, ma su alcuni gesti semplici che possiamo inserire nella routine:

  • Controllare denti e gengive.
  • Assicurare un’alimentazione adeguata.
  • Mantenere il peso sotto controllo.
  • Proteggerlo dai parassiti.
  • Stimolarlo con giochi e interazioni.
  • Offrire visite veterinarie periodiche.
  • Notare i piccoli cambiamenti nel comportamento.

Sono tutti modi per dirgli:

“Ti voglio bene, e voglio che tu stia al meglio, oggi e domani.”


🐾

Conclusione

Il gatto è spesso un animale forte, equilibrato e indipendente. Ma questo non significa che non abbia bisogno di noi.

Significa, invece, che abbiamo l’opportunità di aiutarlo a vivere una vita ancora più lunga, sana e felice, con gesto quotidiani che non costano fatica ma fanno una grande differenza.

Perché il benessere non si “cura”:

si costruisce un po’ ogni giorno.

Le ricerche di riferimento

Per darvi queste info abbiamo utilizzato le ricerche che trovate qui sotto. Sono in lingua inglese ma è il classico inglese accademico che è facilmente leggibile ed esistono sul web strumenti per una traduzione accettabile.
1. O’Neill D.G. et al. (2023)
“Commonly diagnosed disorders in domestic cats in the UK and their associations with sex and age.”
Veterinary Sciences.
PDF accesso libero: https://www.pure.ed.ac.uk/ws/portalfiles/portal/329989168/1098612×231155016.pdf
(Popolazione: 18.249 gatti. Risultati principali: parodontite 15,2%; obesità 11,6%; problemi dentali 8,2%. Evidenziata elevata prevenibilità delle condizioni più diffuse.)
2. Genchi M. et al. (2021)
“Prevalence and risk factors associated with cat parasites in Italy: a multicenter study.”
Parasites & Vectors.
PDF accesso libero: https://parasitesandvectors.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13071-021-04981-2
(987 gatti in Italia. Parassiti gastrointestinali 35,9%, pulci 29,4%, zecche 5,8%. Confermata la presenza di parassiti anche nei gatti indoor.)
3. Studer E. et al. (2019)
“Pan-European Study on the Prevalence of the Feline Leukaemia Virus.”
Viruses.
PDF: https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC6893802/
(Prevalenza FeLV in Europa 2,3% con variazioni geografiche — Sud Europa fino all’8%. Importanza della gestione vaccinale.)
4. Giselbrecht M. et al. (2023)
“Prevalence of Different Courses of Feline Leukaemia Virus Infection in Four European Countries.”
Viruses.
PDF accesso libero: https://www.mdpi.com/1999-4915/15/8/1718
(Prevalenze più alte in Italia e Portogallo. Importante per definire strategie di prevenzione regionali.)